Edificata nel secolo XI, fin verso il 1550, fu chiesa parrocchiale di Saliceto che aveva allora, nella frazione Lignera, il più consistente nucleo abitato. Gli abitanti si trasferirono nel capoluogo attuale a cominciare dal XVI secolo, attratti dalla nuova grande parrocchiale che il Card. Carlo Del Carretto fece costruire nei pressi del suo castello e che venne officiata verso il 1580. La cappella rustica, grigia nella sua muratura a vista di pietra arenaria locale, in blocchi a spacco irregolari, è voltata con botte e crociera sul presbiterio. Sul fianco destro si innalza il campanile eretto nella seconda metà del XI secolo; pericolosamente pendente, nel 1969 è stato pazientemente smontato pietra per pietra e ricostruito con grande perizia e fedeltà. Sovrappone i ripiani segnati da archetti pensili tra i contrafforti degli spigoli e si apre con piccole monofore e bifore, crescenti fino alla cella campanaria. Nell’interno si sviluppa un ricco ciclo di affreschi dove prevalgono il giallo e il rosso ma anche il verde e il marrone-nero. Furono fatti eseguire da Agostino Pliasco (cognome poi diffusosi nella valle come Pregliasco) e datati 4 Luglio 1400; purtroppo la scritta posta sotto l’affresco dell’Annunciazione (visibile nella sacrestia) non ci ha tramandato il nome dell’eccellente pittore che viene indicato provvisoriamente come Maestro di Lignera. Nell’arco trionfale, che divide la navata dal presbiterio, è rappresentata l’Annunciazione; all’interno dell’arco sono raffigurati i santi taumaturgici: S. Antonio Abate, S. Domenico, S. Apollonia, S. Sebastiano, S. Caterina d’Alessandria e S. Lucia. La superficie ai lati del presbiterio ospita gli Apostoli, sei per parte e, in alto, storie della vita di S. Martino. Nell’abside, al centro, si staglia S. Martino, Vescovo di Tours, elegante sul cavallo bianco, intento a tagliare con la spada il mantello; ai suoi lati sono disposti a sinistra, S. Sebastiano e S. Biagio, a destra, S. Domenico e S. Rocco. Nelle quattro vele della crociera presbiteriale stanno il Cristo Pantocratore tra la Madonna e san Giovanni Battista, gli Evangelisti a coppie e i Dottori della Chiesa su tronetti goticheggianti tra i dilatatissimi e fioriti costoloni dipinti dove all’incrocio troviamo lo stemma della Famiglia Del Carretto. In prossimità dell’ingresso un’antica acquasantiera scavata in un’unica pietra, è sorretta da una magnifica e raffinata foglia allungata, probabilmente di castagno.