Inaugurazione Museo Bassani
“Museo Bassani”, Scultura Contemporanea, Villanova Mondovì
Ex-Parrocchiale Santa Caterina, Villanova Mondovì
10 agosto 2014 ore 17
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Fernando Bassani, La Vita e le Opere
Fernando Bassani nasce a Torino il 24 marzo 1920 per trasferirsi presto a San Mauro Torinese. Nella giovinezza frequenta il laboratorio di verniciatura del padre, e nel periodo bellico è soldato e partigiano. Nel 1944 sposa Teresa che sarà la sua compagna di vita, la madre di suo figlio Alfredo, e anche la sua musa artistica.
Nel dopoguerra riprende la sua attività professionale di verniciatore, per poi diventare imprenditore in ambito edilizio. Arricchiscono la sua vita le sue passioni per il ciclismo, il motociclismo, ma anche per il calcio, la montagna e la musica. In ambito artistico dimostra interesse per la pittura e la scultura del Novecento, da Picasso a Braque, da Kandinskij a Mirò, all’arte primitiva africana.
Nel 1979 si trasferisce in Liguria, sulla collina di Alassio, dove la sua vena creativa trova nuovi stimoli e prospettive. Nel 1995 ritorna in Piemonte, e si stabilisce a Villanova Mondovì, dove continua la sua attività scultorea anche in età matura. Muore a Villanova Mondovì il 19 maggio 2011 all’età di 91 anni.
La sua attività di scultore prende avvio dall’abilità tecnica appresa nella sua officina, per poi svilupparsi in una continua sperimentazione che si protrae per oltre quarantacinque anni senza scindersi mai del tutto dalla sua esperienza di vita.
La sua produzione scultorea si esprime in un vasto repertorio di opere dalla grande varietà di temi, materiali, forme e dimensioni. Comprende opere in acciaio e ferro, pietra e bronzo, gesso e legno, ma anche in resina, materiale plastico e terracotta, su cui agisce con molteplici procedure, dalla cesellatura alla saldatura, dalla doratura galvanica, alla fusione a cera persa o a staffa.
Dal punto di vista tematico numerosi sono gli elementi provenienti dalla realtà che stimolano la sua creatività. Infatti le sue opere vogliono porsi prevalentemente come strumenti di denuncia e di analisi del mondo contemporaneo. Lo colpiscono temi come l’industrializzazione selvaggia e il degrado ambientale, ma anche il terrorismo e la deriva del sistema valoriale dell’uomo moderno. Non dimentica neanche la sua sfera affettiva, le sue passioni, e l’aspetto mistico e religioso della vita.
Dal punto di vista formale la sua ricerca costituisce un percorso che, partendo da spunti naturalistici, si allontana progressivamente dall’approccio figurativo, per coltivare una decisa tendenza alla stilizzazione e all’astrazione. La sua prassi operativa prevede una razionale pianificazione e una fase di realizzazione che richiede impegno mentale e fisico spesso al limite delle sue forze.
Tra le sue opere meritano una citazione a parte le sfere di ferro dei Mondi, risalenti al 1974, con il loro monito contro il degrado del pianeta, e i bassorilievi bronzei del Volto Sindonico, realizzati dal 1978 in poi, con la riproduzione tridimensionale dell’effige sofferente del Cristo in Croce con un effetto di potente ed evocativa carica iconica.